Roma, 7 feb. – “E’ in arrivo una pioggia di soldi per la Capitale, quasi 1,2 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Roma proverà ad aggiudicarseli partecipando ai bandi del Pnrr già in campo: per alcuni dei quali si corre già contro il tempo, essendo in chiusura.
Oggi Gualtieri mette le mani avanti e dichiara quali siano i problemi per raggiungere questi obiettivi: manca la forza lavoro per mettere a terra i progetti, non c’è il personale negli uffici che legge, istruisce e lavora le pratiche. Lo ripeto da anni e avevo ragione a battere su questo tasto. Proprio per questo, come ex assessore al personale della passata amministrazione Raggi, ho bandito gli ultimi concorsi per Roma Capitale: sono tutti conclusi, il sindaco e la sua squadra devono sbrigarsi e assumere tutto il personale in graduatoria. Altrimenti alle difficoltà della gestione ordinaria dei servizi si aggiungeranno anche quelle legate alle attività per i bandi del Pnrr. Sento parlare di contratti a tempo determinato per seguire le progettazioni del Pnrr. Pur rendendomi conto delle esigenze e delle possibilità offerte dalla norma ritengo che tutto ciò non debba impattare sui concorsi pubblici già svolti. Sia chiaro infatti che soluzioni di questo genere possono essere adottate solo dopo aver esaurito le graduatorie e attinto anche agli idonei. Non si cerchino scorciatoie che ledano le aspettative di chi ha partecipato a un pubblico concorso né si mettano in discussione i principi cardine dell’accesso alla pubblica amministrazione”.
Così in un comunicato il capogruppo in Campidoglio della Lista Civica Raggi Ecologia e Innovazione Antonio De Santis (LcR).
Andrea Calandra