Dopo il miracoloso risultato della riconferma del Presidente Prof. Sergio Mattarella, che il sottoscritto aveva auspicato e previsto, anticipando tutti (è provato da una lettera che ho inviato al Presidente), dovrebbe essere interesse comune degli italiani responsabili cambiare registro e spendere bene il debito che abbiamo contratto con le generazioni future, tanto per ripetere falsamente che si pensa ai giovani. Ma se non si pensa neppure ai nati, ai bambini indifesi e figli degli ultimi che vengono sezionati nelle macellerie per i pezzi di ricambio dei figli dei potenti! Volutamente non ho indicato i termini ricchi e poveri perché si tratta invece dei tutelati e non tutelati secondo amicizie, camarille, legami di interessi, rete di traffico di influenze illecite.
Ricorrono i 30 anni dall’inizio di mani pulite e come dicono i benpensanti è nata la seconda Repubblica ed ora la terza dove Lei è il protagonista indiscusso, capace quasi di guarire l’Italia dai due mali endemici peggiorati nel tempo: il burocratismo (è errato chiamarlo burocrazia) e la Monarchia dei magistrati nata subito dopo il famoso ’68.
Dopo la prima Repubblica non c’è stata più la Repubblica, ma un ricco mercato della menzogna dove è stata desertificata l’istruzione, la conoscenza, i saperi, tanto che nei concorsi (in larga parte truccati, ultima inchiesta sull’università di Catania, a marzo l’udienza preliminare per 45: (ci sono anche l’ex ministro Bianco e l’ex procuratore D’Agata) i concorrenti commettono errori di ortografia.
La cultura italiana (termine in uso maldetto), che sarebbe l’antropologia di un popolo, di una etnia, è degradata tanto che i nostri usi e costumi, il nostro artigianato, l’agricoltura, la piccola e media impresa, la creatività, l’ingegno, la solidarietà di vicinato, sono finiti in discarica e non si sono neppure riciclati. Basti pensare tra migliaia di esempi di questi ultimi 30 anni che nel suo Governo la rinascita del Sud, se ne parla da dopo la seconda guerra mondiale, è stata affidata a Mara Carfagna, sembra il film “Guardie e Ladri” film del 1951. Al punto che la TV di Stato nella giornata del 16.02.2022 durante il TG2 (direttore Gennaro Sangiuliano persona istruita e perbene) ha propinato una marchetta di circa 5 minuti alla Ministra che non appare possa ereditare il Ministero per il Mezzogiorno, la Cassa per il Mezzogiorno e tutto ciò che è seguito. Poi i compagnucci che hanno assassinato Craxi lo criticavano con il ritornello “nani e ballerine”. Una locuzione utilizzata nel lessico giornalistico e politico italiano per alludere, in maniera proverbiale, al clima culturale, gaudente e cortigiano, che negli anni 1980 aleggiò negli ambienti e permeò le frequentazioni della classe dirigente politica italiana che faceva riferimento al Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi, Claudio Martelli e Gianni De Michelis. Diversamente gaudenti si è passati appunto alla Carfagna e alle numerose donne di Silvio, le olgettine. Il neologismo “olgettine” è nato per definire alcune ragazze coinvolte nel processo a carico di Silvio Berlusconi all’interno dello scandalo ribattezzato “Rubygate“. Le ragazze, ospiti delle cosiddette “cene eleganti” organizzate dall’ex Premier, sarebbero state in seguito pagate per testimoniare il falso all’interno del processo. Il luogo dove le ragazze risiedevano sarebbe stato A via Olgettina 65, a Milano 2: da qui la nascita del neologismo giornalistico “olgettine”.
Ma almeno era tutto lecito e non erano utilizzate risorse pubbliche come avviene per i Sequestri di Stato, la rapina a mani armate legalizzata, eseguita da giudici minorili e assistenti sociali secondo le indicazione dei potentati del PD già PDS e PCI.
In famiglia noi siamo cresciuti leggendo Anna Frank e molto altro che sarebbe impossibile elencare.
Oggi il suo Governo partecipa all’Italia di “Ballando sotto le stelle”, master chef Italia, la purezza dell’idiozia spinge alla ricerca di un padrone, l’uomo nasce libero ed ovunque è in catene, psicologia di massa della repressione moralista, il patriarcato autoritario dei sacerdoti dei tribunali, la paura spinge ad isolarsi e cercare un padrone, il fascino discreto del pubblico ministero, il festival della libertà impossibile, la memoria motoria di un piacere precedentemente ricordato, sotto il vestito tutto, l’uomo è nudo di fronte al potere, sotto le lenzuola anche la guardia, calzedonia l’emozione rivoluzionaria, l’auto ibrida smanioso di sottomettersi ad un’autorità e allo stesso tempo ribelle, il giudice la forza del destino, il magistrato oltre l’ostacolo.
Conservo gelosamente un inserto dei tanti del quotidiano “La Repubblica” – supplemento al numero 285 del 3.12.1986 “La Repubblica DUEMILA fisica” da Einsten a Chernobyl. Si parla delle molte indicazioni e si cita il libro “Natura e fisica moderna” di Werner Heisenberg, il quale delinea un quadro sintetico dei problemi aperti dalla fisica atomica: discussione del principio di casualità ed abbandono del determinismo, crisi della concezione meccanicistica e materialistica dell’universo. Heisenberg formulo il principio di indeterminazione che porta il sui nome. Vinse il premio Nobel nel 1932 e fondò l’istituto Max Plank. Le contrastanti concezioni sulla natura della realtà e sul vero rapporto che intercorre tra soggetto osservatore e soggetto osservato.
In qualche mio recente articolo e lettera ho tentato di proporre una analisi della realtà che non fosse solo procedure amministrative-giudiziarie e banalizzazioni, ma le risposte sono state il silenzio; forse ci vorrebbe un intervento significativo della Ministra Carfagna.
Borrelli, Di Pietro, Colombo, Davigo & compagni possono aver terremotato e annientato la Prima Repubblica quella nata sulla Resistenza e la Costituzione più bella del Mondo???
Chi ha dato l’ordine e i supporti??? Gli USA, le multinazionali finanziarie, quelle attualmente garantite dal competentissimo Prof. Draghi??? Sono l’unico in Italia che può parlare di “mani pulite”. Oggi ho 83 anni, ho vissuto da semplice spettatore molto informato quella stagione. Quattro magistrati hanno cancellato un’epoca, scrivono gli odierni ragazzotti che dicono di fare i giornalisti e si informano su internet per scrivere il pezzo. Gli italiani “bella gente” credono ancora alle favole e dal 1948 ancora non hanno capito che è nata la Repubblica. Si lamentano sempre ma si rendono conto che vivono in un sultanato senza il vantaggio di avere 4 mogli come da Corano. Dietro ai figuranti che hanno dato uno spettacolo paragonabile ai film di Sergio Leone c’era la grande organizzazione del PCI molto preoccupata di Craxi l’uomo che poteva cancellare il partito di Togliatti e Berlinguer. Era necessario eliminarlo così è stata trascinata anche la DC, ma i democristiani di sinistra si sono alleati con il P.C.I e così si sono convertiti alla religione dell’onesta quella delle truppe comuniste italiote.
Il P.C.I. è la più grande e potente organizzazione mafiosa di tutti i tempi. Nessuno lo dice perché nessuno lo sa, perché l’ignoranza è grassa.