Roma 3 marzo – “La violenza di genere e la sua tragica degenerazione nel femminicidio sono spesso definite un’emergenza del nostro tempo. Parlare di emergenza significa indicare una circostanza imprevista o, nel linguaggio giornalistico, una situazione di estrema pericolosità pubblica, tale da richiedere l’adozione di interventi eccezionali. È sicuramente una situazione emergenziale per la sua portata ma a mio avviso siamo soprattutto di fronte ad un fenomeno strutturale, come dimostrano le statistiche che ormai coprono diversi anni, che trova le radici nell’asimmetria esistente nei rapporti tra donne e uomini, nella mentalità maschilista”.
Lo ha detto la senatrice M5S Cinzia Leone, vice presidente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio, nel corso di una conferenza stampa al Senato.
“Per questo sono fondamentali il lavoro culturale e la prevenzione – ha aggiunto -, così come prescritto dalla Convenzione di Istanbul, proprio perché stiamo affrontando un fenomeno costante e ripetuto in ogni ambito della nostra società.
Lavorare su prevenzione e cultura significa rafforzare il ruolo delle agenzie educative: la scuola, la famiglia ma anche il carcere o le varie realtà sociali aggregative.
Dobbiamo dotare la scuola di un’educazione emozionale, bisogna insegnare ai ragazzi la gestione dei sentimenti e delle loro emozioni. Su questo tema ho presentato un disegno di legge al Senato e penso sia quanto mai importante aggiungere questo ulteriore tassello al nostro lavoro svolto a 360 gradi.
Bisogna poi aiutare il mondo dell’informazione a superare gli stereotipi di genere nel linguaggio utilizzato per raccontare il femminicidio e altre violenze.
Sono convinta del fatto che ciascuno di noi – ha concluso Cinzia Leone -, ognuno con il proprio ruolo, possa contrastare questo orrendo fenomeno, possiamo essere tutti sentinelle contro la violenza di genere e i femminicidi”.