Alle Camera, ha avuto inizio l’incontro tra il segretario del Pd Enrico Letta, il leader di Azione Carlo Calenda e il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova. Sono presenti anche il dem Marco Meloni, le capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, Riccardi Magi di Più Europa e Matteo Richetti, presidente di Azione. Un incontro decisivo, in vista delle elezioni del 25 settembre 2022, in cui si capirà se ci sarà o meno la possibilità di chiudere un accordo.
Un’intesa in realtà era già stata raggiunta e suggellata con tanto di stretta di mano – “Erano stati definiti anche i collegi”, dicono dal Nazareno – rimesso però in discussione. Ma Enrico Letta “per senso di responsabilità di chi guida un partito che rappresenta un quarto degli italiani”, dicono i suoi, è disponibile a riprovarci. Pur nella consapevolezza della “blanda volontà” di stringere un accordo dimostrata da Calenda ma “ci proviamo – sottolineano dal Nazareno – con molta pazienza e spirito ecumenico”.
“Ma sia chiaro” – si ribadisce – “basta veti, e basta sportellate”.
Come ha ribadito ieri il leader dem: “Il nostro appello è per includere e non per escludere; e io sono pronto a incontrare tutte le anime” della possibile coalizione, “anche Calenda e Della Vedova, ma no ai veti e no veti personali” ha detto il segretario all’incontro con i sindaci Pd, dopo la richiesta di un incontro da parte del leader di Azione.
“Patti chiari e amicizia lunga – ha scandito il segretario – E che valga la stretta di mano. Io e Calenda tre giorni fa ci siamo visti, eravamo d’accordo su un percorso e ci siamo stretti la mano, ma se tutto salta due giorni dopo, vuol dire che stringersi la mano non serve a niente”.
Al Pd sono convinti: un accordo con Calenda è sempre più lontano. Questa è l’impressione che si ricava parlando con diversi dirigenti dem che hanno preso parte ieri alla lunga riunione con Letta dei vertici Pd. “Vuole rompere, sta solo cercando la scusa per farlo“, è lapidario un membro della segreteria con l’Adnkronos. La riunione convocata nel primo pomeriggio da Letta è durata oltre due ore e, a quanto si riferisce, sulla lettera inviata ieri da Calenda e Benedetto Della Vedova con le ‘condizioni’ al Pd per l’alleanza c’è stata una bocciatura generale. “Tutti risentiti“. Anche per una questione di ‘peso’ di Azione rispetto al Pd. “Ci vuole il senso della misura“.
F.B.