“Mai nella vita governerò un Paese che permette di coltivare, consumare e distribuire liberamente ogni genere di droga. Per quello che mi riguarda la droga è morte, sempre e comunque, qualsiasi tipo di droga. E ritengo irresponsabili dei colleghi parlamentari che dicono a milioni di ragazzi che ci sono droghe che non fanno male“. Così Matteo Salvini, leader della Lega, (nella foto, n.d.r.), intervenendo all’incontro ‘Nella diversità, per il bene comune’ al Meeting di Rimini.
A proposito del video postato da Giorgia Meloni, Salvini osserva che “il problema non è il video ma lo stupro. Ci si preoccupi dei reati e delle violenze in aumento, non dei tweet: le polemiche sono superflue“.
Poi la questione nucleare. “Non possiamo essere l’unico grande Paese al mondo che si ostina a dire no al nucleare pulito e sicuro di ultima generazione – dice il leader della Lega – Noi abbiamo bisogno di energia pulita e sicura, abbiamo bisogno del nucleare“.
Tra i temi affrontati, le cure palliative e la legge 194. Secondo Salvini, “invece di offrire la morte subito, è dovere di un Paese civile offrire a tutti quelli che scelgono la vita fino in fondo le cure palliative e l’assistenza domiciliare h24 senza nessuna esclusione territoriale”.
“Ci sono valori non negoziabili, uno è la difesa della vita dall’inizio alla fine”, scandisce, a partire dal “sostegno dei centri di aiuto alla vita, che sono una delle cose più preziose che abbiamo in Italia: 260mila bambini nati dal ’75 ad oggi che altrimenti non sarebbero nati”, per questo bisogna “applicare integralmente la legge 194 offrendo alle donne la possibilità di scegliere di andare avanti anche se sono in condizioni economiche che non glielo permettono”.
Salvini spiega così la scritta ‘Credo’ che compare sui manifesti elettorali della Lega: “Mi dispiace che sul verbo ‘credere’ si creino polemiche: credere è la cosa più bella che si possa augurare. Poi, i cristiani sono maturi per decidere da soli chi votare, a me piace ricordare che sono cristiano”.
(Adnkronos).