“Dopo essersi visti arrivare la Tari tra le più alte d’Italia, a fronte di uno scandaloso servizio sui rifiuti reso dall’Ama, i Romani ora devono assistere anche al balletto del direttore generale e del presidente, che intendono avvalersi di due dirigenti al costo di oltre 160mila euro annui per ognuno, cifra non percepita da nessun altro all’interno dell’azienda” lo dichiara in una nota il consigliere capitolino dell’Udc Marco Di Stefano, capolista Lazio-plurinominale di “Noi moderati” alle prossime elezioni.
“Con il pretesto del solito reclutamento interno” prosegue il consigliere “che andrà sicuramente deserto per i criteri con cui è stato costruito, effettuando la ricerca nel bel mezzo del mese di agosto, in periodo di ferie estive, i vertici Ama si preparano al bando mirato ad assumere un nuovo dirigente che percepirà quasi 200mila euro l’anno, dopo quello già assunto per 163mila euro”.
“Chiediamo al sindaco Gualtieri” conclude Di Stefano “di intervenire bloccando queste assunzioni, e impegnandosi a valorizzare, laddove necessario, le professionalità interne all’azienda”.
Di Giada Giunti