Matteo Salvini, leader della Lega, ha rilanciato l’idea di una “pace fiscale” durante una visita all’azienda Mermec-Ferrosud a Matera. La proposta è volta a risolvere la situazione debitoria di molti contribuenti italiani che hanno pendenze fiscali di modesta entità, escludendo però i grandi evasori. Salvini ha ribadito che questa misura non è destinata a chi ha evaso intenzionalmente e deliberatamente le tasse, sostenendo che per questi ultimi sarebbe giusto prevedere la galera. L’obiettivo principale sarebbe di ridurre il carico fiscale per chi ha debiti fino a 30.000 euro, permettendo una chiusura delle pendenze con un pagamento parziale.
Le dichiarazioni di Salvini hanno però suscitato forti critiche da parte degli avversari politici. Carlo Calenda, leader di Azione, ha accusato Salvini di non proporre soluzioni concrete per i problemi del Paese, come l’evasione fiscale, la crisi della sanità e le difficoltà della scuola, definendo le sue parole parte di un “carosello di rumori fastidiosi”.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso preoccupazione per il messaggio che, a suo dire, favorirebbe gli evasori. Ha criticato duramente le posizioni del Governo, accusando Salvini di dipingere l’Agenzia delle Entrate come nemica dei cittadini e denunciando le politiche fiscali del governo Meloni come favorevoli a chi non paga le tasse. Conte ha anche ricordato l’iniziativa del cashback, che avrebbe incentivato l’uso di pagamenti digitali come strumento per ridurre l’evasione fiscale.
Anche Francesco Boccia, del Partito Democratico, ha attaccato Salvini, sostenendo che la destra al governo sembra inneggiare all’evasione fiscale e screditare chi paga regolarmente le tasse. Secondo Boccia, la politica fiscale del governo tende a premiare chi evade, mentre umilia i cittadini che rispettano la legge.
F.B.