AGI – Cita Tolkien, le lusinghe del potere rappresentate dall’Anello e il valore del collettivo come contrappeso, simboleggiato della Compagnia. Polemizza con Elly Schlein, ma anche con Chiara Ferragni. Paventa “anche mezzi non legittimi per contrastarci” ma assicura che “colpi bassi e cattiveria non mi faranno mollare” e che “solo gli italiani potranno decidere quando dire basta”. Giorgia Meloni chiude Atreju con un intervento a tutto campo che tiene insieme i rapporti nella maggioranza (rivolge un nuovo saluto postumo a Silvio Berlusconi, ringrazia Matteo Salvini e Antonio Tajani per “questi mesi di amicizia e lealtà”) i principali dossier sul tavolo e molte incursioni ‘pop’ (come la stoccata a Chiara Ferragni, non citata direttamente ma facilmente identificabile per quell’accenno al panettone e al cachet personale, o la citazione del morettiano “mi si nota di pù se non vengo o se vengo e mi metto da una parte”, indirizzata a Schlein).
Oltre un’ora sul palco, bevendo direttamente dalla bottiglietta dell’acqua, sul quale alla fine salgono i giovani militanti che hanno fatto i volontari nella kermesse FdI. Anche La leader del partito indossa la loro felpa e si commuove. Alla platea si rivolge con un informale “tesò” per rispondere a chi la incita, e altrettanto inforlmamente ringrazia “chi si è fatto il mazzo” per mettere in piedi l’intera manifestazione. “Compresa Arianna”, cioè la sorella, responsabile di vertice del partito.
“Fino a quando gli italiani sono al mio fianco non c’è verso di liberarsi di me”, assicura “Io sono molto più resistente di quanto i miei nemici si aspettano. In vita mia non sono scappata mai e non intendo farlo ora”.
Ma ecco in sintesi alcuni dei passaggi centrali del lungo intervento della presidente del Consiglio, e leader FdI, dal palco di Atreju:
L’omaggio a Silvio Berlusconi: “Il mio ringraziamento a chi non c’è più, grazie a Silvio Berlusconi”.
Schlein e il no ad Atreju: “Ho letto che Elly Schlein ha dichiarato che ‘in altri palchi vedo persone che sono li’ solo per accreditarsi con chi comandà. Potrei fare l’elenco delle persone che hanno sfilato su questo palco in 25 anni. si potrebbe dire che ‘non ci sono i comunisti di una voltà ma quello che le voglio dire è che puoi anche decidere di non partecipare ma non per questo devi insultare chi ha accettato questo invito perchè hanno avuto un coraggio che a voi difetta”.
Tolkien e la Compagnia dell’Anello: “è vero, quell’anello è insidioso. Per la sinistra quello sarebbe l’unico libro che avrei letto, e non vogliamo scuotere le loro certezze… ‘Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli’… Quell’anello non ci avrà mai. Noi siamo oggi le stesse persone che eravamo ieri”.
Influencer e Panettoni: “Il modello da seguire non sono gli influencer che sui social promuovono carissimi panettoni, il cui ricavato servirà solo ad arricchire cachet. Il modello da seguire è l’eccellenza italiana, dire ai giovani che creare quei prodotti è più straordinario che limitarsi a mostrarli”.
Maternità surrogata:”I bambini non sono un oggetto, non si comprano e non si vendono . La maternità non è un business. Per questo sono fiera che grazie ai nostri parlamentari la maternità surrogata diventerà presto un reato universale”.
Tra Caivano e Gomorra: “Caivano è un territorio che era stato abbandonato dallo Stato. Voglio ringraziare di cuore le forze dell’ordine che presidiano quel territorio, uomini e donne talvolta figli e figlie di quei territori che hanno scelto la libertà e la legge che difende quella libertà. Storie da raccontare che nessuno scrittore racconta, forse perchè i camorristi fanno vendere molto di più, ci si fanno le serie televisive, regalano celebrità, ricchezza e magari un pulpito da New York da cui dare lezioni di legalità agli italiani. Sempre, s’intende, a pagamento”.
Sunak e Rama ospiti: “Voglio ringraziare Rishi Sunak, che sta facendo un lavoro straordinario sul tema dell’immigrazione, per aver riconosciuto la nostra leadership globale. E voglio ringraziare per questo accordo il primo ministro Rama, esprimergli la mia solidarietà per gli attacchi ricevuti da alcuni partiti italiani, in particolare il Pd, che ha proposto di espellerlo dai Socialisti europei”.
Referendum e riforme: “Qualcuno spera che ‘Meloni faccia la fine di Renzi’ ma il referendum non sarà su di me, è sul futuro di questa nazione. Quel futuro sarà nelle mani non dei partiti, non dei giornali, ma degli italiani che sono molto più consapevoli di certo mainstream che li rappresenta”.
Ci contrasteranno anche con mezzi non legittimi: “Si conclude un anno durissimo, se ne sta per aprire un altro con sfide talmente imponenti che solo una comunità politica capace di enormi slanci può affrontare. Verremo contrastati con ogni mezzo, anche quelli non proprio legittimi, ma in fondo è un bene, gli avversari sono sempre un bene perchè ti spingono a fare meglio”.