Non si capisce se perché gli onorevoli e le onorevoli debbono correre allo stadio o a casa per vedere il derby in tivvù. Oppure se, causa derby, si prevede una paralisi nella città e allora meglio evacuare subito.
Sta di fatto che – al di là di ogni prevedibile sarcasmo di sorta – i lavori parlamentari vengono interrotti a causa di Roma Lazio che si gioca oggi alle ore 20,30.
Crosetto aveva parlato alla Camera per delineare la necessità di continuare con l’invio alle armi in Ucraina perché si tratta di un paese aggredito e per tanto si pone una condizione inaccettabile ai confini europei. Ammette però che la stessa Ucraina ha aperto qualche falla nella resistenza all’avanzata russa. D’altra parte anche l’invasione militare voluta da Putin ha sortito effetti meno pervasivi nel territorio proprio grazie agli aiuti che sono arrivati dall’Occidente industrializzato.
Motivi questi per iniziare una discussione anche con le tesi pacifiste per cui se la pace è un principio incondizionato questa va affermata in modo assoluto e non può derogare anche in condizioni di necessità.
Ma non potremo seguire questo dibattito parlamentare perché coloro che sono deputati a farlo hanno preferito la sospensione per stare davanti al rettangolo di campo, sia reale che proiettato dal teleschermo. Interessante sapere se questa posizione sia stata determinata dalla maggioranza di uomini o se anche le donne in Parlamento sono state consenzienti. La cosa che incuriosisce è anche il fatto che la Camera, per essere un luogo di discussione e indirizzo politico per il governo sui grandi temi della nazione, contiene personale che arriva da tutto il paese.
Al Parlamento sono tutti romanisti o laziali? Molto curioso come indirizzo di gestione dei lavori.