Stando alle disposizioni dei giudici, il voto dovrebbe ripetersi la seconda domenica dopo la data di annullamento, il 22 dicembre
ROMA – La Corte costituzionale della Romania ha invalidato il primo turno delle elezioni presidenziali che si è tenuto il mese scorso, sostenendo che il voto è stato segnato da ingerenze russe. La notizia è in apertura dell’edizione online di Adevarul e degli altri quotidiani e media di Bucarest.
Al primo turno delle presidenziali era risultato in vantaggio Calin Georgescu, candidato nazionalista, critico nei confronti della Nato. Stando alle disposizioni dei giudici, il voto dovrebbe ripetersi la seconda domenica dopo la data di annullamento, dunque il 22 dicembre. La Corte costituzionale si è espressa a partire da richieste di invalidazione fondate su documenti di intelligence che rivelerebbero ingerenze russe esercitate attraverso piattaforme social.