MELONI: “RICEVUTO AVVISO DI GARANZIA PER FAVOREGGIAMENTO E PECULATO”
In un video diffuso sui social è la stessa Premier a dichiararsi indagata dalla Procura: “La notizia di oggi è questa: il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Salvini per sequestro di persona, mi ha inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino libico Almasri“.
Francesco Lo Voi, Procuratore Capo di Roma, noto per aver svolto le indagini in numerosi processi di mafia (si ricordano quelli contro i fratelli Salvo, sulla strage di Capaci, su Leoluca Bagarella e su Giovanni Brusca) e salito alla ribalta per essersi giuridicamente scagliato contro Matteo Salvini nel processo Open Arms, conclusosi con l’assoluzione del leader del Carroccio, iscrive nel registro degli indagati il Presidente del Consiglio per il caso Almasri.
IL CASO ALMASRI
Njeem Osama Almasri, comandante libico ricercato dalla Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini di guerra e contro l’umanità, è stato arrestato a Torino per poi essere successivamente rilasciato e rimpatriato in Libia con un volo di stato italiano. Questo è avvenuto nonostante un mandato d’arresto internazionale e la richiesta della CPI di estradizione. La Premier aveva giustificato la scarcerazione come decisione della Corte d’Appello di Roma suscitando notevoli polemiche nell’opposizione.
Sempre nel video pubblicato sui suoi profili Meloni conferma tuttavia la sua temerarietà: “Penso che valga oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile, non mi faccio intimidire. È possibile che per questo sia così invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore. Intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani soprattutto quando in gioco la sicurezza della nazione a testa alta e senza paura”
GLI ALTRI INDAGATI
Oltre al Presidente del Consiglio vengono iscritti nel registro degli indagati anche il Ministro di Giustizia Carlo Nordio, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il procedimento nasce da un esposto presentato dal famoso “legale dei pentiti” Luigi Li Gotti, il quale chiede al PM: “di svolgere indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici di Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”.
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