Roma, 20 giu. – “Il vero problema del Paese è la caduta demografica: tra il 2021 e il 2031 perderemo 1 milione e 400mila bambini. Siamo dentro un processo di trasformazione della società italiana e il rischio è che in molti parti del nostro Paese non si riusciranno a fare le prime, soprattutto nelle aree montane e interne. Quindi il taglio delle 10mila cattedre previsto dal 2027 è una riduzione molto contenuta rispetto a quella che sarebbe la caduta dei nostri docenti: 130mila se dovessimo seguire l’andamento demografico. Invece abbiamo scelto di tenere tutte le risorse nella scuola. Il governo sta facendo la scelta importante di mantenere fino al 2026 tutti i docenti, e poi continuare a mantenere tutte le risorse al suo interno”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in riferimento ai al decreto Pnrr 2 che oggi torna in Parlamento. Intervenuto ai microfoni di Radio24, Bianchi ha poi aggiunto che “si sta lavorando con il Parlamento in totale collaborazione istituzionale: si troverà la situazione migliore per il Paese”. Bianchi ha poi ricordato i 2,1 miliardi in digitale che “daremo direttamente alle scuole per strutturarle a livello digitale, con rendicontazioni puntualissime. Ma saremo molto rapidi. Abbiamo poi 800 milioni per formare tutti i nostri insegnanti”.
Francesca Romana Cristicini