ROMA – La tutela del patrimonio culturale immateriale, la solidarietà, l’impegno nel terzo settore, la promozione del turismo e dei prodotti tipici, la valorizzazione del territorio, la presenza diffusa nei piccoli e nei grandi Comuni per esserci e sostenere le amministrazioni comunali e, in primis, i cittadini. Sono i fili rossi che legano le Pro Loco che dal 1962 si riuniscono nell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) e che oggi e domani festeggiano a Roma, all’Hotel Ergife, i 60 anni dalla firma della costituzione. Una realtà che riunisce oltre 6.200 Pro Loco e circa 600mila volontari. Ad aprire i lavori dell’Assemblea, questa mattina, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “I saluti passano ma gli impegni restano – ha detto il ministro – la vostra comunità umana e sociale sarà accompagnata da tanti dicasteri, io cercherò di essere più vicino di altri perché mi sento come voi, mi piace che possiamo valorizzare, tutti insieme, la nostra bella Italia; il vostro presidio quotidiano va oltre una giornata come questa, abbiamo bisogno di dare dignità al vostro impegno e al vostro sacrificio“. Il lavoro delle Pro Loco, ha sottolineato Abodi, “non è solo conservazione ma testimonianza attiva e quotidiana, voi siete una parte fondamentale delle nostre difese immunitarie sociali”. A inviare un messaggio anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha ricordato il “ruolo centrale che le Pro Loco hanno acquisito nel turismo, un settore strategico non solo per il patrimonio culturale e paesaggistico unico al mondo ma anche per la tradizione e la storia che formano l’identità nazionale“.
Ad entrare poi nel dettaglio della due giorni Antonino La Spina, presidente Unpli: “Le Pro Loco sono state, nei fatti, la prima organizzazione turistica ricettiva del nostro Paese. Già nel 1925, l’Enit contava l’adesione di 217 Pro Loco e di 11 federazioni regionali. Dai documenti che abbiamo recuperato emerge chiaramente che la prima proposta di un’associazione nazionale è datata 1922 ed è stata avanzata proprio durante un convegno promosso dall’Enit. Sin dalla sua nascita l’Unpli si è affermata come punto di riferimento per tutte le Pro Loco d’Italia che, grazie al lavoro di tutti coloro che per l’Unpli si sono spesi in prima persona, oggi vengono riconosciute come strutture di valore e spessore culturale, centri di memoria storica, veri e propri volani dell’economia locale, profondamente radicate nella provincia italiana in cui prevalentemente operano”.
“Sessant’anni non sono pochi – ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un videomessaggio – siete partiti dal nulla e siete arrivati ad oggi con un contesto unico nel suo genere. Voglio ringraziarvi perché avete saputo valorizzare tutto quello che c’è nei nostri territori, dall’agroalimentare, ai borghi, alla storia, all’identità. Il Veneto è la prima regione turistica, lo siamo perché abbiamo delle eccellenze ma lo siamo anche perché ci sono i soci, i volontari della Pro Loco”.
“A voi il merito di promuovere le bellezze e le peculiarità del nostro Paese che è fatto di tante bellezze, di tante tradizioni, di tanta storia – ha sottolineato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria in un video inviato – Le Pro Loco animano i nostri paesi, grandi e piccoli, un lavoro straordinario che aiuta le amministrazioni, i cittadini e anche noi a conoscere cose che non avremmo mai saputo senza di voi”.
“La nostra Italia che tanto piace al mondo – ha ricordato in collegamento Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte – piace perché c’è la spontaneità e il folclore delle nostre Pro Loco che sono un baluardo di cultura e di identità che ci aiutano a far vivere i nostri piccoli Comuni. In Piemonte cerchiamo di associare alla riconoscenza anche azioni pratiche, abbiamo una legge che rifinanziamo ogni anno perché è un grande investimento che ritorna sul territorio”.
Ad intervenire anche Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili: “Ricordo un collega di un altro partito politico che in televisione disse: visto che Salvini conosce tutte le sagre in tutto il Paese dovrebbe fare il presidente della Pro Loco; per me questo è un complimento. Le Pro Loco sono belle perché sono di tutti, non hanno etichette, sono legate ai territori. Visto che il mio dicastero si occupa anche di innovazione, è importante ricordare che deve essere legata alla tradizione, se un Paese non si ricorda delle sue tradizioni, della sua storia, è un Paese che non ha un futuro, e voi ne siete i migliori custodi”.
Nel corso della mattinata poi spazio è stato dato alla ‘Riforma del Terzo Settore’ con interventi di esperti e rappresentanti nazionali. La sessione pomeridiana si è invece aperta con il video messaggio di Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare: “Non riesco a immaginare la vita dei nostri territori senza le Pro Loco, un volontariato che si occupa di promuovere le nostre realtà, sempre presente e disponibile ovunque pur di servire la comunità, di servire gli altri. Sono fermamente convinto che avremo, nelle prossime settimane, occasione di incontrarci per mettere assieme le energie e i contributi di ciascuno e per rendere migliore questa nostra Italia“. Il pomeriggio proseguirà con i focus dedicati a ‘Turismo e Territorio’ e ‘Solidarietà e collaborazioni’, che concluderà la prima giornata