Dall’Aia mandato di cattura per Putin. Il Cremlino lo considera “nullo”
AGI – La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin nell’invasione dell’Ucraina.
Il tribunale dell’Aia ha accusato il capo del Cremlino di essere responsabile dei crimini di guerra che le sue truppe hanno commesso in Ucraina.
Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Kiev stima che siano oltre 16 mila i bambini trasferiti forzatamente in Russia o nelle zone occupate.
In precedenza, gli inquirenti delle Nazioni Unite avevano stabilito che la deportazione forzata di bambini ucraini equivaleva a un crimine di guerra.
La Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sull’Ucraina ha affermato che vi sono prove del trasferimento illegale di centinaia di bambini ucraini in Russia.
Il rapporto della Commissione afferma che la Russia ha commesso anche altri crimini di guerra in Ucraina.
La Russia ha ripetutamente negato di aver commesso crimini durante quella che chiama “operazione militare speciale”.
Le reazioni di Mosca e Kiev
“Non si trattava di sfortunati episodi, ma di una politica di vasta scala dei Paesi Nato”, ha denunciato Zakharova.
“storica” la decisione della Corte penale internazionale e lo ha definito “solo un primo passo” per fare giustizia dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Questo è solo l’inizio”, ha aggiunto sui social il responsabile dello staff presidenziale ucraino Andriy Yermak.
“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro Vladimir Putin.
Borrell: “È solo l’inizio”
La Corte penale internazionale scrive che ‘vi sono basi ragionevoli per credere che Putin abbia la responsabilità individuale per questi crimini’.
“Si tratta di un’importante decisione della giustizia internazionale e per il popolo ucraino.
L’Unione europea apprezza e sostiene il lavoro della Corte penale internazionale e le sue inchieste.
Corte Internazionale Penale AIA
Clara Angelica Palumbo