Roma, 13 mag. – Nel 2021 le quantità di imballaggi in plastica avviate a riciclo da Corepla sono nel complesso cresciute nonostante le forti difficoltà di tenuta delle supply chain globali, i problemi di approvvigionamento anche nella filiera delle materie plastiche, la progressiva crescita delle quotazioni di tutte le principali materie prime e la conseguente impennata dei costi energetici
Si tratta di evidenze importanti, emerse a margine dell’Assemblea del Consorzio e frutto di un continuo orientamento dello stesso alla diversificazione produttiva, al miglioramento della partnership con i riciclatori, al potenziamento del mercato intra-europeo, alla ricerca di nuovi clienti su mercati finora inesplorati e allo sviluppo di modelli innovativi di riciclo
L’andamento positivo dei valori delle materie prime seconde ha altresì permesso a Corepla di migliorare i ricavi dalle vendite all’asta delle frazioni valorizzabili. Questa situazione ha consentito di ridurre il CAC (Contributo Ambientale Conai) per quasi tutti gli imballaggi in materiali plastici e in particolare per quelli che hanno portato al miglioramento dei risultati economici
“Corepla è una organizzazione viva, a cui fanno capo soggetti che puntano a raggiungere obiettivi comuni attraverso un’interazione continua e costruttiva- ha dichiarato il presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo- Lo dimostrano i costanti progressi nei dati della raccolta e dell’avvio a riciclo degli imballaggi in plastica, lo testimonia la crescita del numero di imprese e amministrazioni locali che vi aderiscono, ma soprattutto lo riscontriamo costantemente nella diffusa sensibilità e consapevolezza che in questi anni abbiamo contribuito a far emergere all’interno della collettività civile”
Continua, quindi, a crescere la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nel 2021: la raccolta conferita ai Centri di selezione è stata di 1.475.747 tonnellate, con un aumento del 3% rispetto al 2020. Anche quest’anno un nuovo record in termini di quantità trattata, che porta l’Italia ad un pro capite medio annuo di 24,9 kg. A guidare la classifica Sardegna e Umbria, rispettivamente con 34 e 32 kg per abitante
“Gli italiani- ha continuato il presidente Quagliuolo- stanno mettendo un impegno notevole per differenziare i rifiuti in modo corretto, grazie anche alle iniziative messe in atto da Comuni e Imprese. I numeri emersi oggi attestano che la strada è quella giusta; ora però è necessario uno sforzo ulteriore da parte di tutti per mantenere l’eccellenza che abbiamo raggiunto in termini di percentuale di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e di avvio a riciclo. Noi continueremo a mettere a disposizione del Paese la nostra competenza ed esperienza per costruire sui traguardi di oggi, gli ambiziosi obiettivi di domani”
Il servizio di raccolta e riciclo è ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.583 i Comuni serviti (96%) con il coinvolgimento del 98% dei cittadini.
Da notare come i dati di raccolta delle singole Regioni si stiano sempre più avvicinando al dato medio nazionale, superando gli enormi divari che sino a qualche anno fa caratterizzavano la situazione italiana.
Francesca Romana Cristicini